Particolarmente importanti per la citta' di Catania sono i trasporti. A dicembre del 2012 è stato pubblicato il Piano Generale Trasporti sul sito del comune di Catania. I cittadini e le Associazioni entro 30 giorni potevano presentare le loro osservazioni e le proposte di modifica, prima dell'approvazione definitiva dello stesso. Si dice si vuole condividere con i cittadini le scelte per la città. Il piano elaborato è piuttosto complesso, fa un analisi dello stato presente e parla degli obbiettivi futuri e del come essi possono essere raggiunti. Per quanto riguarda il trasporto urbano la gestione , si dice, è affidata all'Azienda Municipale Trasporti che diventerà una s.p.a.. E' già diventata una società per azioni ed ha cambiato nome Azienda Metropolitana Trasporti Catania s.p.a., la partecipazione del comune alla società è con 2 parcheggi autobus già esistenti, non si è perso tempo, non si sono attese le osservazioni dei cittadini. Comunque fa un'analisi della situazione del parco macchine e degli addetti a dir poco scoraggiante. Gli autobus sono 390 circa, vetusti di anni 15-12 anni, un centinaio in disuso, gli altri mal funzionanti, per l'esiguo numero degli addetti, non solo, ma anche per la loro età avanzata, che comporta, si capisce, assenze per malattie. Vediamo cosa faranno i privati, compreranno autobus, assumeranno addetti in numero sufficiente, prevederanno tempi d'attesa sostenibili, permetteranno una diminuzione dell'alto inquinamento dovuto al traffico caotico? Mi sembra che tutto ciò sia da attenzionare. In Giappone tutto è privato, naturalmente la pianificazione è pubblica, ma tutto funziona a meraviglia. I giapponesi hanno un alto senso civico e del dovere verso la società. In Italia dovremmo tutti andare a ripassare o addirittura a studiare come se fosse la prima volta l'educazione civica ed imprimerla bene in mente. Il lavaggio del cervello dovrebbe tendere a migliorarci e non a peggiorarci. Un'altra proposta importante è quella di fare dei corsi di aggiornamento annuali, che attribuiscono ai partecipanti punti di credito formativi per tutti,  ciò in collaborazione con il ministero dell'istruzione, con l'università, con i sindacati e farsi promotore di una proposta di legge su tutto il territorio nazionale
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