Tuesday, June 06, 2006

Non capisco gli uomini.Dalla parte delle donne

Non capisco gli uomini. Dalla parte delle donne. Donne per la pace

La primavera scorsa sono stata ad Ischia luogo di delizia per il corpo e per la mente e naturalmente ho visitato il castello Aragonese. Li vi è la casa del sole, con le sue mostre di pittura, le chiesette ora sconsacrate.,le varie terrazze con vedute incantevoli, vi sono giardini, ed il convento delle clarisse ora trasformato in albergo. Ho potuto visitare il loro cimitero sotterraneo .Le clarisse non venivano sepolte, ma sedute su sedili di pietra, dotati di scolatoi, e le giovani monache venivano mandate in quel luogo a meditare sulla caducità del corpo e spesso contraevano delle infezioni che le portavano alla morte. Sovente esse erano delle fanciulle rinchiuse contro la loro volontà in quei luoghi dai padri, per assicurare al primogenito maschio la concentrazione del patrimonio familiare.Scendendo ancora per le scale sono arrivata alla sala delle armi e delle torture. Vi erano macchine strizza- crani, strizza- toraci, cinture di castità femminili e maschili, disegni raffiguranti il boia che trafiggeva il petto del mal capitato con un grosso scalpello, donne legate e lasciate divorare dai ratti nelle parti intime, donne messe alla gogna, uomini incapretati,crocifissi, costretti ad ingoiare con imbuti litri di acqua.. Spesso ,alla fine confessavano delitti non commessi.
Ma il castello con le sue chiese,era anche un luogo di preghiera di grande cultura, rifugio di artisti e di intellettuali. Tutto ciò mi ha fatto pensare che l’uomo che, tanto si vanta della sua umanità,dovrebbe riflettere sul modo di comportarsi in questa vita e non sulla caducità del corpo, che ,se pure destinato a morire, serve per amare la natura con tutti i suoi esseri e per godere delle cose belle della vita. Solo adoperandoci a creare un mondo migliore per tutti,possiamo sentirci in armonia con noi stessi e con la natura che ci circonda. Si possono ottenere i risultati migliori con la cooperazione e lo scambio di conoscenze. E, continuando a riflettere ho pensato che per secoli le donne sono state e continuano ad essere lo spauracchio degli uomini.
.In Italia il diritto di voto ad esse è stato riconosciuto, solo nel primo cinquantennio del novecento , addirittura dopo la Turchia.
Nell’ambito della famiglia il marito è a tutt’oggi il capofamiglia ed i figli assumono il nome del padre.
Solo con l’ avvento della civiltà industriale è riconosciuto il ruolo della donna lavoratrice, che, con molte difficoltà, riesce ad arrivare all’apice delle carriere. Ancora oggi si parla di pari opportunità
Nella politica, fatta soprattutto da uomini , esse trovano il cammino irto di difficoltà.
Si cerca di non farle assurgere a posizioni di prestigio.
Ci si ricorda delle donne solo durante la campagna elettorale.
Dopo, si cerca di evitare di affidare ministeri con portafoglio.
La televisione fa una propaganda soprattutto alla bellezza del corpo femminile e non la considera come essere pensante. Ancora oggi la chiesa cattolica non riconosce alle donne la possibilità di esercitare il sacerdozio, esse devono stare chiuse in convento o inviate nelle missioni.
Grande ruolo è riconosciuto alla donna nell’ambito della famiglia, ma sempre in una posizione di sottordine rispetto agli uomini . Non capisco questo spauracchio . La donna è la generatrice degli uomini, li alleva,li accudisce e li accompagna alla loro maturità. Un mondo fatto di donne ,soprattutto di donne madri, sicuramente sarebbe un mondo senza guerre, le madri non vogliono mandare i loro figli, la carne della loro carne, al macello, tranne che un forte lavaggio del cervello ad esse sia fatto da ragazzine , non considerano i loro figli come numeri da sacrificare per il raggiungimento dei fini politici ed economici.
Virginia Giuliano

No comments: