Monday, November 26, 2012

Viaggiare in Giappone II Puntata Lingua e comunicazione, trasporti e modi di vivere della cultura giapponese



Il giapponese è una lingua incomprensibile per noi: esistono diverse forme di linguaggio,tra cui quello colto. Non tutti i gapponesi sono in grado di scriverlo e parlarlo.Comprende un gran numero dii ideogrammi e diverse  forme di di scrittura,  una di questa è per gli occidentali, per permetterci di leggere. Esistono 2 tipi diversi di numerazione,ed a scondo dei casi viene usata l'una e l'altra  esistono diversi tipi di linguaggio,il giapponese colto,quello cortese e quello parlato. A nche se fornita di vocabolario nipponico, non l’ho usato, ho usato solo quello inglese, d’altra parte, nelle grandi città le scritte sono anche in inglese e molti, giovani soprattutto,  lo parlano. La numerazione delle strade segue un ordine completamente diverso dal nostro. Trovare un indirizzo non è facile, non esiste il nostro numero civico, a Tokio esiste il quartiere; il palazzo è individuato con il suo anno di costruzione e con tutta una serie di indicazioni, ma con il satellitare  tutto è facilitato. Se non si possiede il collegamento e ci si trova in difficoltà nonostante la cartina e la guida, ci si può rivolgere agli uffici di informazione turistica  presso le stazioni o ai poliziotti, comunque tutta la gente è pronta ad aiutare gli stranieri in difficoltà, la popolazione  è molto gentile e disponibile. In Italia si possono acquistare dei JPR presso dei  tour operator  autorizzati, anche via internet. Le agenzie vi spediranno le prenotazioni dietro pagamento ed esse dovranno essere presentate,insieme al passaporto, agli appositi uffici nell’aeroporto in Giappone per cambiarli  con i pass veri e propri, che vi permetteranno, per la durata scelta (1,2, 3 settimane), di viaggiare anche con i treni veloci in lungo e largo  e di risparmiare moltissimo. Si possono solo acquistare fuori dal Sol Levante. Non dimenticate di acquistarli, i trasporti altrimenti sono molto cari, non costano molto solo i traghetti. Le ferrovie giapponesi sono efficientissime, vi sono un’ infinità di treni puntualissimi,che vi portano quasi dovunque; nei posti più sperduti vi sono gli autobus, che si fermano proprio vicino la stazione. Le diverse stazioni di Tokio sono posti in diversi piani di palazzi enormi con diverse uscite, dove sono pure ubicati negozi, centri commerciali, alberghi, ristoranti, chioschi; districarsi è un po’ difficile, ma non impossibile. Le metropolitane nelle ore di punta sono affollatissime, si viene calcati dentro da un muro di gente, che all’ uscita però si districa con semplicità, come essi solo sanno fare. Si entra in fila da un lato, anche se spingendo, dopo che tutti sono scesi. Nella panchina è indicato preciso l’ingresso al vagone n. del treno, nelle scale si sale da un lato e si scende da un altro, e, poi, ci sono le corsie veloci, ci sono i percorsi per i ciechi , che da soli circolano per Tokio,  come pure i bambini piccoli che da soli raggiungono la scuola. I semafori cinguettano al verde, tranne la domenica quando all’ improvviso la città si spopola e assume un altro aspetto, senza la folla oceanica ai semafori. Vi sono le piste ciclabili. Ma nelle strade non circolano moltissime macchine, anche perché vi sono le sopraelevate insonorizzate. Nelle metropolitane i giapponesi leggono, dormono anche in piedi, lavorano molto, i giovani studiano e lavorano, ma anche si divertono con i manga, vi sono anche quelli pornografici, i video giochi. Alcuni ragazzi hanno le teste colorate rosse, blu,verde giallo, alcune ragazze si vestono come i personaggi dei fumetti.Vanno agli spettacoli dei  cantanti digitali, di cui sono fans, si riuniscono nelle discoteche ad ascoltare musica, è vietato da poco il ballo, perché eccita gli animi oppure si incontrano nei ristoranti, bevono birra o sakè o thè verde al posto dell’acqua e mangiano.

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